In town, magazine della Versilia, un’idea di Alessio Musella

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Alessio Musella esperto nel campo della divulgazione dell’arte, i suoi eventi riscuotono sempre successo di pubblico e la comunicazione risulta efficace. Professionalmente nato agli inizi degli anni ’90 come interior designer; per sette anni presente in Arabia Saudita, viaggiando tra Stati Uniti ed Europa.

Dopo anni di progettazione  si è avvicinato al mondo della comunicazione e del marketing, attualmente è consulente di comunicazione e marketing strategico per le aziende.. Oggi abbiamo il piacere di intervistarlo per i lettori del nostro magazine Wonderyou.

In Town, progetto di magazine nato in Versilia..con quale visione??

In Town nasce da un idea che è il comune denominatore che caratterizza molti progetti legati al gruppo editoriale Exit: semplicità, immediatezza, velocità di lettura (gli articoli raramente superano le 5 righe) e formato .

Forte dei Marmi è un fazzoletto di terra di 9 km quadrati , di inverno 7000 abitanti e d’estate supera i 50.000, e come è noto, per 4/5 mesi l’anno, se inseriamo anche le settimane delle feste di Natale e la Pasqua, da sempre è frequentato dal jet set Italiano e non solo, quindi un prodotto editoriale cartaceo (ovviamente con la versione scaricabile dal sito www.intown-versilia.info) distribuito a Forte dei Marmi in questi periodi, trova un pubblico di riferimento decisamente interessante e interessato, anche perché gli argomenti trattati raccontano il territorio, curiosità legate al mondo del lusso e notizie su diversi brand legati al lifestyle).

Inizialmente avevamo deciso di distribuire il cartaceo solo nei periodi sopra citati, ma poi abbiamo scelto di essere presenti tutto l’anno a prescindere,  scelta che si è dimostrata premiante dal punto di vista della credibilità e del pubblico social.

Il core Business del Gruppo Exit rimane arte e fotografia, ma per non creare un doppione rispetto ad altri magazine e blog, su In Town, dove al massimo, considerato il formato ( A3 piegato in 3 ) sono presenti 14 notizie, solo 2 sono dedicate all’arte.

 

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Dove nasce la tua passione per l’arte?

Mi è sempre piaciuto disegnare e dopo le scuole medie avrei voluto frequentare il liceo artistico, ma venni gentilmente spinto verso il Classico, secondo i miei genitori, era più completo e meno dispersivo, per usare un eufemismo, e così fu.

Al classico l’arte non aveva di certo uno spazio importante, 2 ore alla settimana, ma fui fortunato, perché le mie insegnanti riuscirono a trasmettermi la passione per la storia dell’arte, facendo passare in secondo piano l’utilizzo di pennarelli, pennelli e matite, focalizzando la mia attenzione su cosa gli artisti volessero raccontare e tramandare attraverso le loro opere.

Parlaci di Alessio Musella, dalla passione per l’interior design all’editoria

Dopo la maturità mi iscrissi alla facoltà di Architettura al Politecnico di Milano, quindi , in pratica, tornai al mio primo amore, ..

Dopo pochi mesi di università incontrai un architetto che da anni lavorava in Arabia Saudita e mi chiese se fossi interessato a fare un esperienza all’estero, benchè io fossi acerbo dal punto di vista progettuale, avevo appena dato 2 esami, per farla breve, consultandomi con i miei genitori decisi di accettare la proposta, da lì partì un viaggio fantastico che mi portò in medio oriente e in giro per il mondo per quasi 10 anni, anni nei quali incontrai, e conobbi persone, personalità, luoghi sapori odori incredibili che ancora oggi porto con me.

All’epoca in ogni progetto di interior cercavo di inserire un’opera d’arte, nel pieno rispetto delle culture dei luoghi nei quali operavo…oggi creo l’ambiente intorno all’opera che propongo.

Per quanto riguarda l’editoria, mi è sempre piaciuto scrivere, e raccontare, ho sempre tenuto un mio diario fin da piccolo, ad ogni modo qualche anno fa decisi di diventare protagonista di quello che scrivevo inizialmente nel mondo del lifestyle, successivamente ho scelto di occuparmi prevalentemente del mondo dell’arte, perché a mio avviso, il modo in cui molte testate parlavano di arte era troppo tecnico e alienante per i non addetti ai lavori, quindi scelsi un linguaggio diretto per dialogare con le persone, dando i giusti spazi anche e soprattutto a curatori con stili di scrittura diversi dai miei, proprio per garantire una pluralità di visioni nel raccontare arte e artisti, ma mettendomi in prima linea nel dialogare con chi, solitamente, una volta sentito il termine arte, si girava dall’altra parte sentendosi inadeguato….

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Alessio Musella

 

Cos’è lo stile??

Lo stile non può essere standardizzato, ognuno si cuce addosso l’abito che meglio lo fa sentire, nella vita come nell’arte

Come divulgare l’arte oggi??

Oggi esistono i social che aiutano a sbirciare e avvicinarsi all’arte, ma per appassionarsi a questo mondo è necessario avere un traghettatore, che non vi racconti cosa dovete vedere in un’opera d’arte, ma semplicemente vi aiuti a comprendere che quello che vedete voi in un’opera, nessuno mai potrà dire che è sbagliato…

A seconda del pubblico di riferimento è necessario usare termini e argomenti consoni per non metterlo a disagio, entrare nella sua confort zone e capire insieme se l’arte interessa oppure no, ma senza farne un problerma, non essere competenti o non gradire l’arte non è un difetto, ma una semplice scelta da rispettare.

Hygge: uno stile o un lifestyle?

Partendo dal presupposto che in sunto HYGGE: significa star bene con se stessi e far star bene gli altri, ritengo, quanto meno per me sia uno stile di vita che sento mio, puoi fingere di star bene, ma alla fine la maschera cade….e come amo ricordare :

Nel mondo incontrerai piu maschere che volti ( Pirandello )


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