La camicia di Balossa, sempre uguale ma sempre nuova

Gli addetti ai lavori nel fashion system sanno che per ogni Collezione si deve “viaggiare”.

Che sia con gli occhi o con la valigia, si tratta di solito di mete lontane e affascinanti: Firenze, Londra, Parigi, New York, Milano, Kiev e Balossa, i cui concetti di performance e fascinazione sono alla base del suo design, ha presentato una personale visione del rapporto fra gli amanti del minimalismo con tagli design, linee geometriche e texture essenziali in un mood bianco candido attraversato da imperiosi flash di nero, arancio dorato, lampi di sky blu, per uno stile urbano ricco di messaggi.

Una collezione totalmente sorprendente, strutturata e allo stesso tempo destrutturata da livelli di abiti, orli e asimmetrie, t-shirt, giacche, gilet, per uno styling di livello al cui vertice si trova la camicia bianca, ispirazione che nasce da lontano, capo dal gusto internazionale, focalizzando la creazione di uno showroom digitale, in un certo senso “digitalizzando” il modo di fare una collezione, dando importanza primaria ai contenuti correlati, come l’immagine comunicativa, e poi il prodotto.

Una nuova Balossa, sempre uguale ma sempre nuova, un grande lavoro di Indra Kaffemanaite per il reborning del brand nell’anno del Covid

l’uso dell’arte come specchio per guardare negli occhi le persone, in una sorta di equilibrio tra la connessione della manodopera e le idee, arte come ossessione ma anche passatempo, ma anche emozione nell’indossare una camicia, bianca, leggera, di una semplicità assoluta ma non per questo banale e meno facile.


Un basico dettagliato, quello della nuova collezione Balossa, proposta in digitale, impostata sulla luce sospesa che riflette il nostro attuale stato d’animo, la forza che stimola il pensiero, i tagli che, come corpi illuminanti, creano un gioco di ombre, come siamo noi, sospesi, fragili, in un futuro che ci riserva cambiamenti ma anche opportunità creative imponendoci di vivere con energia.

Una collezione che è una forma creativa oltre il virtuale, la poetica di una camicia bianca, il racconto di un capo classico caricandolo di un senso ulteriore, più forte rispetto alla pura immagine fotografica.

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La camicia di Balossa, una forma così iconica per veicolare un messaggio, la creatività di Indra Kaffemanaite fatta di materiale semplice e naturale, sostenibile, altrettanto espressivo come una provocazione, far “parlare” il capo più semplice e banale che ci sia in una evoluzione per guardare al passato impostandolo come punto fermo dal quale ripartire.

Indra Kaffemanaite disegna la sua camicia in modo istintivo, sapendo però unire il look maschile a quello femminile, usare il tessuto da uomo sull’abito elegante, la camicia da smoking sulla pelle nuda e sopra una lunga gonna di pelle nera facendola diventare un vero e proprio strumento di seduzione.

La camicia di Balossa per la stagione FW 2021 è come un filo rosso che segue tutto il percorso creativo della collezione, mai uguale a se stessa eppure inconfondibile nella sua identità, una camicia bianca che sa essere leggera e fluttuante nel suo candore, aggressiva quando diventa d’oro nelle sue nuances aranciate, impeccabile e severa nei suoi flash blu cobalto e neri, irresistibile quando mantiene il taglio maschile, sontuosa e avvolgente come una nuvola.

La storia della camicia bianca di Balossa continua…….

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