La Grande Vendetta
A un certo punto, vedendo questa lunga scia di cuori infranti, ho capito che bisognava fare qualcosa. Non per cambiare il figaiolo-zanza (quello è irrecuperabile), ma per svegliare le sue vittime e dar loro una buona dose di ironica giustizia.
Ecco allora il piano che ho suggerito a Lucia e Silvia, e che ora vi svelo:
- Restate calme, signore. Quando lui vi propone il classico “rimaniamo amici”, accettate. Sorridete. Fate la parte della donna comprensiva e magnanima. Dentro, però, iniziate a pianificare.
- Organizzate un grande evento. Invitatelo a un pranzo, un aperitivo, quello che preferite. Ma ecco il trucco: assicuratevi che ci siano tutte le altre vittime del figaiolo. Tutte. Nessuna esclusa.
La resa dei conti. Al momento opportuno, con la scusa di un brindisi, tirate fuori la lista delle sue imprese. Ogni vittima racconta, in ordine cronologico, le tecniche usate dal figaiolo. Vedete come cambia espressione: dal sorriso sicuro alla faccia da “Oddio, mi hanno scoperto.”
- Il colpo finale. Alla fine del racconto, concludete con una frase tipo: “Sai, caro, non ci siamo innamorate nemmeno noi. Ma rimaniamo amiche, eh!” E poi girate i tacchi, lasciandolo con il conto da pagare e l’eco delle vostre risate.
Una Lezione da Ricordare
Il figaiolo-zanza non cambierà mai, questo è certo. È un essere mitologico che si nutre di attenzioni e fugge dalla profondità emotiva come un vampiro alla luce del sole. Ma le sue vittime, una volta che lo smascherano, trovano nuova forza nel ridere di lui e del suo teatrino.
E allora, care amiche, se mai un altro figaiolo vi si avvicinerà con il suo sorriso furbo e il cacciavite alla mano, ricordatevi del piano. Perché la vendetta migliore non è il rancore: è un bel brindisi, una risata e quella sottile ironia che lascia il segno più di mille parole.
E se lui vi dice ancora: “Non mi sono innamorato, rimaniamo amici,” rispondetegli con leggerezza: “Amici? Certo, amici del club ‘Scusa, non sei tu, sono io.’ Ti troverai benissimo!”
Brindiamo a voi, alla vostra forza, e alle vostre risate. Perché, in fondo, la vita è troppo breve per prenderla troppo sul serio. E i figaioli-zanza? Lasciamoli con il conto da pagare.
The End
Sophie è una giornalista investigativa fuori dal comune, un caleidoscopio di ingegno e curiosità. Un mix irresistibile tra l’acume brillante di Sherlock Holmes e l’apparente disinvoltura non convenzionale del tenente Colombo. Sophie non si limita a raccontare storie: le viviseziona, le ricostruisce, le trasforma in lezioni di vita con una punta di ironia pungente e soluzioni imprevedibili. Con il suo taccuino sempre in mano e un’immaginazione che non conosce limiti, Sophie si addentra nell’universo dei casi umani, quella fauna bizzarra che popola le nostre vite. La sua missione? Raccontare queste storie con uno stile unico, che fa ridere, riflettere e, soprattutto, vivere meglio. Sophie è il tipo di persona che trasforma il banale in straordinario. Tra un’intervista e un colpo di scena, costruisce una mappa delle stranezze umane e ci regala non solo uno specchio per riconoscerci, ma anche un modo per riderci su. Un’indagine alla volta, un sorriso alla volta.