Sammy Basso ci ha lasciati a soli 28 anni, portando con sé un’eredità immensa che va ben oltre il ricordo della sua battaglia contro la progeria, una malattia rara che causa l’invecchiamento precoce. Sammy non era solo un ragazzo affetto da questa condizione. Era un simbolo di forza, speranza e, soprattutto, di profonda umanità in un’epoca in cui troppo spesso ci concentriamo su ciò che è fugace, superficiale ed effimero.
La sua vita non è stata facile, eppure Sammy ha saputo affrontarla con una saggezza rara, un sorriso contagioso e una straordinaria capacità di vedere il valore nella gentilezza, nei piccoli gesti e nelle connessioni autentiche tra le persone. Ci ha insegnato che l’essenza dell’esistenza non si trova nei grandi traguardi materiali o nel riconoscimento sociale, ma nella capacità di apprezzare la vita nella sua forma più semplice e pura.
La malattia non ha mai definito chi fosse davvero. Sammy era uno scienziato, un attivista, uno scrittore, ma soprattutto una persona che incarnava un messaggio universale: non lasciare che le circostanze limitino il proprio spirito. Ha trasformato le sue difficoltà in uno strumento di conoscenza, fondando l’Associazione Italiana Progeria per sensibilizzare e promuovere la ricerca su questa rara condizione, condividendo la sua esperienza con il mondo per offrire una prospettiva di speranza e consapevolezza.
Sammy sognava di lavorare al CERN, ma la sua vita stessa è stata un atto di ricerca e scoperta, non solo sul piano scientifico, ma anche su quello umano. Ha studiato, viaggiato e condiviso la sua storia con il mondo. Tra le sue esperienze più significative c’è stato il celebre viaggio lungo la Route 66 negli Stati Uniti, che ha raccontato nel libro Il viaggio di Sammy. Questo percorso straordinario è stato anche trasformato in una serie di episodi per il canale Nat Geo People di Sky, permettendo a molte persone di conoscere più da vicino la sua vita, i suoi pensieri e il suo coraggio. Ogni sua azione era guidata dal desiderio di lasciare un segno positivo, di insegnarci a vivere apprezzando il tempo che abbiamo, le persone che incontriamo e il mondo che ci circonda.
Nel caos della modernità, in cui sembra che tutto ruoti attorno all’apparenza e all’illusione della perfezione, Sammy ci ha ricordato cosa significhi davvero essere umani. Ci ha mostrato come vivere con dignità, come lottare per i propri sogni nonostante tutto, e come rendere omaggio alla vita attraverso l’amore, la conoscenza e la condivisione.
Il vero senso dell’umanità, che Sammy ha incarnato così bene, non sta nel numero di giorni che viviamo, ma in come scegliamo di viverli. Il suo addio è un invito a riflettere su ciò che conta davvero: l’amore, la gentilezza, la resilienza, il rispetto per gli altri e per noi stessi.
Grazie, Sammy, per averci mostrato la grandezza della vita in ogni suo momento. Per averci insegnato ad apprezzare ciò che spesso diamo per scontato, per averci reso partecipi del tuo straordinario viaggio. Il tuo messaggio risuonerà per sempre nei cuori di chi ha avuto la fortuna di conoscerti, anche solo attraverso le tue parole e le tue azioni. Addio Sammy, ma il tuo spirito vivrà per sempre tra noi, ricordandoci di trovare ogni giorno il vero senso dell’umanità.

Salve sono una manager esperta in comunicazione, che punta sull’innovazione e la ricerca, il mio settore è legato alla sfera moda anche se la mia cultura e il mio spirito di osservazione mi portano ad avere sfaccettature che sinergicamente si avvicinano all’arte, alla musica e a tutto ciò che svela la nuova tendenza. Adoro il mondo del Fashion che coltiva la cultura e le tradizioni: incantata dalla genialità di un Alexander McQueen e dall’eleganza innovativa di un Jean Paul Gaultier. Sono una sognatrice autentica che crede che le passioni sono l’alimento per concretizzare i sogni, amo viaggiare,visitare musei, conoscere e documentarmi sempre….